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VINCITORI


DEL CONCORSO

 

Proclamazione del

 

20 Ottobre 2019

 

 
 
SCUOLA PRIMARIA
 
1. Primo posto: Ciminelli Christian e Ciminelli Gioacchino rispettivamente della classe prima e quinta elementare della scuola Santi Medici.
"Siamo mossi a dare il nostro contributo solo ascoltando ed attuando il Vangelo, come ha fatto Don Puglisi che lo ha vissuto fino all'estremo sacrificio".
Questo è il messaggio dell'opera dei bambini che hanno realizzato insieme alla loro mamma un libro decoupato aperto sull'immagine del beato unita ad una sua frase, sintesi della sua proposta educativa: il nostro impegno sarà efficace se siamo uniti come i grani di un rosario o le pagine di un libro.
 
2. Secondo posto: Fioravante Nicole e Fioravante Francesca della classe quarta A e quinta D della scuola elementare Santi Medici.
"Una mano ha premuto il grilletto che ha ucciso Don Puglisi, ma una mano, se ispirata dal cuore, può aiutare a compiere azioni buone".
Questo è il messaggio che ci arriva dal semplice cartoncino raffigurante due mani accostate che al loro interno custodiscono il cuore del beato offerto in dono.
 
 3. Terzo posto pari merito:
  • Zito Desiree classe quinta Santi Medici: "Il coraggio di dire sempre la verità per indicare ai giovani la giusta via ha fatto di don Puglisi luce che infonde Fede e Speranza". Il Beato non si è fermato davanti alla mafia e ne ha combattuto la mentalità proponendo un nuovo modello di vita.
  • Marszal Claudia  ha proposto un disegno arricchito con tratti a tessuto. "Il contributo di Don Pino Puglisi è stato quello di sottrarre i giovani alla mafia offrendo loro un modello di vita ispirata al Vangelo, la cui gioia è fondata sull'amore che Gesù ha per ognuno di noi." Questa è la risposta che Beato Puglisi da' al bambino che chiede se Gesù è sempre con noi.
 
SCUOLA MEDIA
 
1. Primo posto: Classe terza B dell'Istituto Scorza di Morano Calabro. Cogliendo lo spirito del messaggio del Beato Puglisi "Se ognuno fa qualcosa... si può fare molto", la classe ha lavorato dividendosi i compiti e facendo ciascuno la propria parte per ottenere un risultato concreto e incisivo. I fumetti realizzati  rappresentano uno dei linguaggi che maggiormente arrivano ai giovani. Attraverso i loro fumetti hanno bene veicolato le varie sfaccettature della figura di Don Puglisi.
 
2. Secondo posto: Russo Rosy Mitoseru Daniela Andrea  della classe terza A di Saracena.
Ideando in modo originale una sorta di gioco Monopoli che hanno rinominato Pinopoli sul nome del Beato Puglisi, hanno utilizzato uno strumento ludico che unendo i partecipanti in un momento ricreativo ripercorre le tappe e gli esempi più significativi della figura di Don Puglisi.
 
3. Terzo posto: Oppido Sara della classe seconda I della scuola Media di Castrovillari. "Il disegno dai tratti chiari e scuri, l'immagine piena di colore di giovani che insieme costruiscono il mondo, si contrappone all'immagine in bianco e nero del beato Puglisi colto in un momento di sofferenza, sottolineando che il suo sacrificio non è stato vano."
 
 
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
 
1. Primo posto: Miani Chiara della classe terza SA del Liceo Scientifico di Castrovillari. Cogliendo pienamente il tema del concorso ha rappresentato l'azione di persone di buon cuore che liberano le vittime di diversi tipi di violenza, da quella domestica a quella mafiosa, tagliando i fili del burattinaio malvagio grazie a una colorata catena umana in cui ciascuno fa qualcosa. L'immagine ci richiama ad una grande responsabilità perchè mostra che, più grave è il problema, minore è il numero delle persone disposte a lasciarsi coinvolgere. 
 
2. Secondo posto: Pastore Emmanuel Pio  della classe terza B del  Liceo Scientifico di Castrovillari.
Mille galassie sono pronte a contrastare lo spirito disonesto che ferisce e uccide. La  luce Diamantina (il beato che si fa strumento) della sinergia tra le persone di buona volontà si innalza al di sopra del male sopprimendolo. Questo è il messaggio della poesia Adamas che coincide con  l'esempio di vita del beato Puglisi.
 
3. Terzo posto: Martino Maria della classe seconda B del Liceo Scientifico di Castrovillari. Utilizzando la fotografia come mezzo comunicativo immediato e diretto il lavoro trasmette il messaggio di Don Puglisi: le associazioni mafiose sono più forti lì dove l'individuo resta solo, che sia vittima o carnefice. Se  ognuno di noi aiuta chi ne ha bisogno, seguendo la vita di testimonianza  del  Beato, si può davvero cambiare il mondo.
 
 
 
 
 

 

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